Boris Berian, il ragazzo che vendeva hamburger ma che voleva solo correre

11 agosto. Domani inizia l’atletica e ci sono le batterie degli 800 metri. Noi tifiamo per Boris Berian.

12269770_182569592088879_565891297_n  «Lui voleva solo correre», ricorda la madre che fino a 19 mesi fa provava invano a convincerlo ad arruolarsi da qualche parte. Ma lui non voleva. «Sapevo che, ovunque volessi andare, mi ci avrebbe portato l’atletica». Non voleva neanche studiare. Nel 2012, pur avendo vinto il titolo NCAA negli 800 metri, aveva perso l’eleggibilità per voti insufficienti. Persa, quindi, la borsa di studio ricevuta per meriti sportivi (campione statale sui 400 e 800 alla high school) da Adams State University, Colorado. Diciannove mesi fa Boris Berian – 23 anni – si allenava da solo, dormiva nel divano di casa di un amico e vendeva hamburger da McDonald’s.

Un giorno però qualcuno si ricorda di quel ragazzo che voleva solo correre. È l’allenatore Joe Vigil, berianruningnon vigile del fuoco come vorrebbe la mamma e ancora molto vigile nonostante i suoi 87 anni. Si è ritirato in Arizona, ma per tanto tempo ha lavorato proprio in Colorado e con le sue tabelle ha portato, seguendola a distanza, Brenda Martinez a vincere il bronzo ai Mondiali 2013 di Mosca (miglior risultato di sempre per un’americana sugli 800). Suggerisce a Carlos Handler, il marito della Martinez e colui che ha il compito di verificare che le tabelle siano rispettate, di contattare Boris Berian. Siamo a dicembre 2014. Boris neanche consegna l’ultimo hamburger e inizia a correre. Sette mesi dopo, abbassa il suo personale di 5 secondi e arriva un metro dietro David Rudisha, re incontrastato della specialità (campione olimpico, mondiale e primatista del mondo). «Ma non lascerò che quel tipo mi batta ancora», dice.

Ut_HKthATH4eww8X4xMDoxOjA4MTsiGNPer batterlo, però, deve andare a Rio. Solo che siccome nel frattempo tutti si sono accorti di lui, due sponsor tecnici se lo litigano, uno lo porta in tribunale e un giudice gli impedisce di correre col materiale dell’altro. Il ragazzo che voleva solo correre non può più farlo, ora che non è mai stato così veloce. Una settimana prima dei Trials di Eugene, però, la causa viene ritirata. Berian arriva secondo e si qualifica per i Giochi olimpici. Quel tipo, David Rudisha, lo batterà ancora?

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