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C’è stato un tempo in cui tutti i sogni più belli erano veri. C’è stata una generazione non necessariamente di fenomeni, ma che ha vissuto sulla sua pelle un fenomeno mai più ripetuto e a questo punto ormai irripetibile. Chiedi chi era Larry Wright, loro ti risponderanno. Stadio? No, l’urlo del Palaeur.
E’ una storia in cui i protagonisti eravamo noi. Ragazzi che s’innamorarono di una squadra in cui riconoscersi era facile e che vennero folgorati dalla passione per lo sport più bello del mondo. Bambini, appena o non ancora nati, che un giorno avrebbero chiesto a quei ragazzi di raccontargliela. Questo libro è un po’ al contrario, perché viene da uno di quei bambini che non ha mai smesso di farsi raccontare quel periodo e quella squadra dai ragazzi che ci giocavano e da quelli che la tifavano. Che magicamente divennero la stessa cosa. Suonava tutto troppo bene. Bancoroma. Il nome della città contenuto in quello dello sponsor.
Dai tornei aziendali a Settebagni alla Serie A, dalle vittorie più belle alle sconfitte più inattese, fino al dramma dei playout, prima che cambiassero i colori e cambiasse anche il Palaeur. Il tutto passando per alcuni episodi famosi e tanti altri finora mai raccontati, cercando di cogliere il senso degli eventi oltre che raccontare pallacanestro. Perché quello non fu solo il periodo più bello della nostra squadra, ma anche il periodo più bello di tutto il basket italiano. E non è un caso che la pallacanestro italiana viva il suo momento più difficile proprio oggi che ciò che resta della Virtus rischia di scomparire.
Eppure c’è stato un tempo in cui i sogni più belli erano veri, la nostra squadra era la più forte, il nostro sport rischiava di sorpassare il calcio. E l’urlo del Palaeur te lo portavi a casa con tutta l’eco, era una droga che volevi riprovare subito, era l’antidoto alle sconfitte. Non erano le vittorie a portarci a vedere e a tifare Banco. Dire che a Roma la gente viene solo quando si vince è un luogo comune che ha un fondo di bugia e chi avrà la pazienza di leggere ne troverà la dimostrazione.
Foto d’epoca e d’epica, retroscena noti e ignoti, curiosità, analisi, statistiche e tabellini. E poi i profili dei campioni, le citazioni di Bianchini, la storia di Larry Wright. Gli eroi minori e il presidente, Eliseo Timò, che racconta quel periodo come non aveva mai fatto prima. Tutto ciò con la speranza di smuovere qualcosa, di riaccendere passione, sapendo che quel tempo non potrà più tornare ma che se ricordarlo e riviverlo può far ritrovare un minimo d’identità e di senso d’appartenenza, allora ne sarà valsa la pena. Chiedi chi era Larry Wright. Il fenomeno di una generazione non di fenomeni, ma di una generazione che ha sognato. E il sogno era vero.
Come acquistarlo:
- Online sul sito ilmiolibro
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- Presso la libreria Pagine di Sport di Via dei Tadolini 7, Roma